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Governo Regionale del KurdistanRappresentanza In Italia

Erbil, 20 agosto 2014
La Dott.ssa Rezan Kader riceve il Primo Ministro Matteo Renzi in visita a Erbil.

In data odierna, il Primo Ministro Matteo Renzi è giunto per una visita lampo a Erbil per incontrare il Presidente della Regione del Kurdistan, S.E. Masoud Barzani. Il Ministro Renzi è stato ricevuto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, S.E. Nechirvan Idris Barzani, dal Dott. Fuad Hussein, Capo di Gabinetto del Presidente Barzani, dal Min. Falah Mustafa, Capo del Dipartimento Affari Esteri del Governo Regionale del Kurdistan dell’Iraq e dalla Dott.ssa Rezan Kader, Alto Rappresentante del Governo Regionale del Kurdistan in Italia.

La visita ufficiale ad Erbil fa seguito agli incontri che il presidente del Consiglio ha avuto nel corso della mattinata a Baghdad con il Presidente dell’Iraq Fuad Masuum, con il premier incaricato di formare il nuovo governo Haidar Al Abadi e con il premier uscente Nuri Al Maliki.
Il Ministro Renzi ha dichiarato di essere giunto in qualità di presidente di turno del semestre europeo oltre che di premier italiano.
L'Italia ha deciso davanti alla violenza scatenata dagli jihadisti dell'Isis di fare la sua parte ma ancora di più uno degli obiettivi della presidenza italiana in Ue è far sì che l'Europa parli con una voce sola anche in politica estera. "L'Europa - è la convinzione di Renzi - non è solo Maastricht e spread, vinceremo insieme la lotta al terrorismo”.
Dopo il colloquio con il presidente della Regione del Kurdistan, il Presidente del Consiglio, sempre accompagnato dalla Dott.ssa Kader, si è recato a far visita al campo profughi di Bahrka, dove sono presenti 450 famiglie. Il Premier ha parlato ai rappresentanti delle Agenzie delle Nazioni Unite, quali l’UNICEF e ai rifugiati che hanno chiesto di non essere abbandonati dall’Europa. Il Ministro Renzi ha rassicurato i rifugiati che l’Italia e l’Europa forniranno tutto il supporto necessario affinché possano ritornare nelle loro case ripristinando quel mosaico di pace che la Regione del Kurdistan rappresenta.
La visita di Renzi si è svolta mentre a Roma le commissioni esteri e difesa di camera e senato si sono riunite per votare l’invio di armi ai kurdi.

Facendo seguito alla risoluzione 1270 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 16 agosto u.s. e alle conclusioni adottate all’unanimità del Consiglio degli affari esteri del 15 agosto a Bruxelles sull’invio di aiuti militari ai kurdi nell’ambito della crisi in Iraq, col consenso delle autorità irachene, il Parlamento italiano si è anch’esso allineato alle direttive internazionali ed europee. Il Ministro degli esteri Mogherini, in accordo col Ministro della difesa Pinotti, hanno delineato ai parlamentari le tre linee direttrici della posizione italiana nella crisi irachena: invio di aiuti umanitari in sinergia col resto dell’Europa, fornitura di aiuti militari ai kurdi e forte sostegno politico nella costituzione di un nuovo assetto in Iraq che sia inclusivo di tutte le componenti etnico - religiose e che sia in grado di garantire l’integrità territoriale del paese, non andando a rappresentare più una minaccia per se stessi e per tutta l’area mediorientale e globale. Il Ministro Mogherini ha sottolineato che è un dovere politico e morale sostenere il governo del Kurdistan che sta affrontando un’emergenza umanitaria di enormi dimensioni, essendo stato messo a rischio il principio della convivenza civile e della coesistenza pacifica.
''Per l'amicizia tra i nostri popoli e per la libertà e la pace in tutta la regione, contro il fanatismo e la violenza'. È quanto scrive il premier Matteo Renzi, nella dedica sul libro degli ospiti del palazzo presidenziale di Erbil.