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Governo Regionale del KurdistanRappresentanza In Italia

Arbil , 14 Mar 2013
Il Presidente Masoud Barzani,  ha aperto la Cerimonia di commemorazione per il 25 anniversario della strage di Halabja


Oggi, giovedì 14 marzo, ad Erbil Capitale della Regione del Kurdistan-Iraq, il Presidente Masoud Barzani ha aperto ufficialmente la Cerimonia di commemorazione per il 25 anniversario della strage di Halabja, alla presenza di numerosi ospiti internazionali ed esponenti del mondo politico ed accademico.
La cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del genocidio. A seguire, l'inno nazionale della Repubblica Federale dell'Iraq e della Regione del Kurdistan.

Il Ministro per i Martiri e per gli Affari di Anfal, Sabah Ahmed Mohamed (Mamosta Aram), ha aperto la Cerimonia salutando gli ospiti presenti ringraziandoli per la loro presenza.
Il Ministro, soffermandosi sugli scopi di questa cerimonia, ha spiegato come il Governo Regionale del Kurdistan sia impegnato a livello internazionale, con l'aiuto di numerose Organizzazioni, nel processo di riconoscimento del genocidio del popolo curdo. Violenze perpetrate dal regime di Saddam Hussein, sfociate con "l'operazione Anfal" dove 1.200 villaggi sono stati distrutti, e con il bombardamento con armi chimiche che si è verificato nella città di Halabja nel marzo del 1988.
L'importanza di riconoscere il genocidio del popolo Kurdo, ha sottolineato il Ministro, è di fondamentale importanza affinché tali atrocità non vengano più perpetrate.

Il Presidente Masoud Barzani, nel salutare gli ospiti presenti, ha spiegato loro come  "l'operazione Anfal", nella prima fase aveva come obiettivo quello di eliminare 12.000 curdi Faili e 8.000 persone della tribù Barzani; la seconda fase aveva come scopo quello di eliminare 182.000 curdi della zona di Garmian, operazione che si è conclusa con l'attacco chimico nella città di Halabja. "L'operazione Anfal", ha spiegato, non è stata una semplice operazione militare, ma una campagna volta all'annientamento del popolo curdo nel suo complesso, anche da un punto di vista culturale e sociale. Le responsabilità di tali azioni, sono da attribuire, non al popolo iracheno, ma ai governi dittatoriali che per anni hanno governato il paese. È necessario che l'attuale governo della Repubblica Federale dell'Iraq risarcisca la popolazione curda ed i familiari delle vittime dell' "operazione Anfal". Il Presidente ha espresso, inoltre, orgoglio nel rappresentare un popolo che sa anche perdonare, come dimostra il fatto che non ci sono state alcune ritorsioni nei confronti dell'esercito iracheno.

Nel messaggio rivolto alla Comunità Internazionale, Masoud Barzani ha chiesto collaborazione ai Governi di tutto il mondo, agli "amici curdi", affinché il genocidio di questo popolo venga riconosciuto a livello internazionale.  Al riguardo ha ringraziato tutti coloro che si son spesi già' spesi per questa causa.
In conclusione, nel messaggio rivolto al popolo curdo, il Presidente ha chiesto di non dimenticare le vittime, ma anzi il miglior modo per onorarle è quello di contribuire a creare un Kurdistan pacifico nel rispetto dei Diritti Umani. 

Sono intervenuti tra gli altri, il Ministro dei Diritti Umani del Governo Federale Iracheno, Mohamed Shayae Al Sudani, il Console della Repubblica di Turchia, Aidan Saljan, il quale ha letto un messaggio del Primo Ministro Recep Tayyip Erdoğan, Bernard  Kouchner, ex Ministro degli Esteri francese.
Al termine della cerimonia, oltre ad alcuni documentari sulla strage di Halabja e sull' "Operazione Anfal", sono stati mostrati dipinti ed opere di vari artisti nazionali ed internazionali.