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Erbil, 19 Maggio 2021
La Regione del Kurdistan dell’Iraq: unità e costituzione

Il Centro per gli studi regionali e internazionali (CRIS) dell'Università del Kurdistan Hewlêr (UKH) ha ospitato nella giornata di ieri un'importante conferenza dal titolo "La Regione del Kurdistan dell'Iraq: unità e costituzione”.
Alla conferenza hanno partecipato le principali figure politiche tra cui, il Presidente della Regione Nechirvan Barzani, il Primo Ministro del Governo Regionale del Kurdistan Masrour Barzani e il Presidente del Parlamento Rewaz Faiq Hussein. Presente inoltre il Patriarca Caldeo Cardinale Louis Raphael Sako e il Capo Missione del programma di assistenza per l’Iraq delle Nazioni Unite (UNAMI), Jeanine Hennis-Plasschaert.
La conferenza, che si è svolta presso il Rotana Hotel di Erbil, è stata l’occasione per discutere della necessità di unità tra i partiti politici della Regione e l’opportunità di redigere una costituzione per la Regione del Kurdistan.
Secondo quanto previsto dalla Costituzione irachena, le regioni federali possono avere le proprie costituzioni. Inoltre, i recenti tentativi del Presidente Nechirvan Barzani di riunire tutti i partiti attorno a un tavolo per approvare una legge sulla costituzione in Parlamento durante il suo mandato sono stati accolti calorosamente dai principali partiti di governo e di opposizione.
“Vogliamo garantire la sicurezza delle nostre prossime generazioni. La protezione dei diritti civili è un punto importante per una costituzione per la Regione del Kurdistan” ha dichiarato il Presidente Nechirvan Barzani, aggiungendo che lo scopo è quello di “organizzare un nostro sistema politico, con uno stato di diritto al di sopra di altre considerazioni”.
Il Primo Ministro Masrour Barzani nel suo intervento ha richiamato all’unità tutti i partiti. “L’importante è che tutte le parti politiche restino in contatto tra loro e ci sia la volontà reciproca di confronto”.
Importanti anche le parole del Cardinale Louis Sako, che ha chiamato, nella futura costituzione, ad una separazione tra la religione e lo Stato, promuovendo una costituzione civile che riconosca pluralismo e diversità. “Lo Stato civile è il sistema di gestione degli Affari Pubblici”- ha aggiunto il Patriarca Caldeo - “che abbraccia tutte le religioni, culture, gruppi e lingue e gestisce equamente il loro affari pubblici e non interferisce con le scelte religiose dei suoi cittadini”
La Regione del Kurdistan attualmente non ha una Costituzione, ma è disciplinata da una serie di leggi e norme. Nel 2019, il Presidente del Parlamento Rewaz Faiq Hussein ha invitato i partiti curdi ad unirsi e raggiungere un accordo prima di iniziare a scrivere la Costituzione. Nell’aprile di quest’anno è stato chiesto di riesaminare la bozza prodotta e proseguire il lavoro iniziato.