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Governo Regionale del KurdistanRappresentanza In Italia

Roma 29 Gen 2020
Il ministro del Turismo e della Municipalità Dr. Sasan Osman Awni partecipa alla conferenza internazionale organizzata dal CNR a Roma

Mercoledì 29 Gennaio 2020, la delegazione guidata dal Ministro della Municipalità e del Turismo dr. Sasan Osman Awni ed accompagnata dall’Alto Rappresentante del Governo Regionale del Kurdistan in Italia e presso la Santa Sede, dott.ssa Rezan Kader, composta inoltre dal capo dipartimento del Ministero Mahlawi Jabar Wahab, dal Direttore Generale dell’Antichità Kaifi Mustafa Ali e dal Direttore delle antichità di Duhok Hasan Ahmed Quasim, ha partecipato, insieme al Console italiano ad Erbil dott.ssa Serena Muroni, alla conferenza internazionale ‘Endangered Cultural Heritage’ organizzata dal CNR a Roma.
La conferenza, moderata nella sua prima fase dal Professor Daniele Morandi Bonacossi, è stata aperta da vari saluti tra cui quelli del Ministro Sasan Osman Awni, il quale, fiero dei traguardi che sono stati raggiunti in campo archeologico per mezzo dei progetti di cooperazione tra la Regione e del Kurdistan e l’Italia, ha sottolineato l’importanza della protezione del patrimonio culturale custodito dalla sua terra ed ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’opera di salvaguardia e recupero di elementi storici che sarebbero altrimenti andati persi.
Il ministro Sasan Osman Awni, prima di passare la parola alla dott.ssa Kader, ha inoltre speso alcune parole per ricordare a tutti quanto fondamentale sia il solido rapporto costruito congiuntamente dall’Italia e dal Governo Regionale del Kurdistan durante gli anni.
La dott.ssa Rezan Kader, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha sottolineato l’importanza storica ricoperta dai sorprendenti ritrovamenti di rilievi assiri, i quali, senza una tale collaborazione tra Kurdistan e Italia, non sarebbero stati pervenuti. L’Alto Rappresentante ha espresso immensa gratitudine specialmente per quanto riguarda l’opera di recupero dei monumenti vandalizzati e/o distrutti durante la guerra di Daesh affermando che la grandezza della cooperazione internazionale - continua l’Alto Rappresentante - sta nella tangibilità dei traguardi raggiunti a favore dell’umanità tutta e questo progetto è un esempio di quanto ancora potrebbe essere fatto.